Accordi, valori, metodi. L’handbook di Amigdala
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Amigdala, nella sua natura transdisciplinare, tiene insieme diversi ambiti di lavoro. Questi ambiti sono caratterizzati da specifiche peculiarità, ma allo stesso tempo si contaminano e collaborano sinergicamente nei progetti portati avanti dal Collettivo.

Di seguito, diamo voce a questa trasversalità di intenti e competenze attraverso i due progetti più importanti e duraturi che Amigdala conduce.

Periferico festival

La parola “Festival” è invariabile al singolare e al plurale e si configura l’espressione di una moltitudine, un lavoro comunitario, un motore di libera aggregazione.

Nella storia di Periferico, la parola è servita per contenere i diversi dispositivi messi in atto dal 2008 ad oggi, anni nei quali Periferico ha sperimentato il nomadismo, l’abitazione di luoghi abbandonati, l’occupazione di spazi urbani, la costruzione di relazioni tra l’arte e le comunità abitanti di diversi quartieri della città di Modena.

La vocazione principale del festival è quella di sperimentare, ospitare indagare pratiche artistiche situate e partecipative, ovvero in relazione con luoghi specifici e gruppi di persone, a partire da precise e radicali.

Sin dall’inizio, infatti, il festival si svolge in luoghi non teatrali - luoghi della “vita quotidiana" oppure luoghi del patrimonio culturale scelti per il loro interesse architettonico o per la loro importanza per la storia della città, da abitare con interventi che entrano in dialogo con lo spazio e con i suoi significati.

Ad oggi, il festival è sostenuto dal Ministero della Cultura nell’ambito dei finanziamenti del Fondo Nazionale per lo Spettacolo, nella categoria dei Festival multidisciplinari a prevalenza teatro. Periferico è inoltre sostenuto da Fondazione di Modena attraverso il bando Mi metto all’opera sin dall’edizione 2021/2022, dalla Regione Emilia-Romagna nel quadro della Legge 13 sullo spettacolo dal vivo e dal Comune di Modena, che si configura anche come affiancatore in grado di sostenere in più modi le incursioni di Amigdala in città, condividendo relazioni e spazi cittadini.

OvestLab

Dal 2017 Amigdala gestisce OvestLab, un centro culturale ibrido nato dalla rigenerazione di un’ex falegnameria degli anni Cinquanta nel Villaggio Artigiano di Modena Ovest. Questo quartiere, un tempo simbolo dell’innovazione sociale ed economica, oggi è un’area fragile, segnata dalla dismissione industriale e dalla crisi climatica e sociale. OvestLab si propone come fabbrica civica, trasformando un edificio produttivo in un laboratorio di co-creazione con gli abitanti, accompagnando il quartiere nella sua evoluzione.

Attraverso processi artistici site e community specific, OvestLab intreccia arte pubblica, civic design, riuso temporaneo e partecipazione, ponendosi al contempo come spazio aperto a diversi movimenti, organizzazioni e gruppi attivisti della città con i quali si intrecciano percorsi su diversi fronti come violenza di genere, crisi ambientale, diritti civili. OvestLab è anche uno spazio vissuto e attraversato da numerosi gruppi di persone che chiamiamo che partecipano direttamente alla co-creazione e in alcuni casi auto-determinano la loro presenza nello spazio. Presentato come best practice alla Biennale della Prossimità 2022 e selezionato dal Future Architecture Platform, è riconosciuto a livello nazionale e internazionale per le sue pratiche e l’elevata relazione generativa interscalare tra la comunità locale e il contesto globale.

OvestLab è gestito da Amigdala in Convenzione con il Consorzio Attività Produttive Aree e Servizi della Provincia di Modena, che ne sostiene le attività.

OvestLab, attraverso la sua rete con spazi e organizzazioni locali, ha innescato la nascita di un distretto culturale nel Villaggio Artigiano. Questo ha trasformato ex officine, spazi abbandonati, scuole, palestre e cortili in luoghi sperimentali dove residenti, artisti e artigiani si incontrano, scambiandosi conoscenze ed espressioni. In collaborazione con la Fondazione Archivio Leonardi, che gestisce la vicina Casa-Archivio Cesare Leonardi, e Learco Menabue, proprietario di immobili in zona, è emersa una forma rizomatica e distribuita di attività culturali e artistiche, che reimmagina anche l'uso dello spazio pubblico e che si configura come un vero e proprio centro culturale diffuso nel quartiere.

ph Francesco Fantoni, performance IN-CON-TRA di Collettivo Amigdala, Piazza Grande, Modena nell'ambito di Modena Città Interculturale, 2024

metodologie di lavoro
“comunità artistiche residenti"
Periferico
OvestLab
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